Servizi socio assistenziali a favore di anziani, minori, inabili, donne in difficoltà

Descrizione

Servizi socio assistenziali a favore di anziani, minori, inabili, donne in difficoltà

Le unità d’offerta sociale sono strutture costituite per garantire il benessere e l’inserimento sociale della persona, della famiglia e della comunità. Aiutano a prevenire, rimuovere o ridurre situazioni di disagio dovute a condizioni economiche, psico-fisiche o sociali e rispettano i principi e dei valori della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

Le unità d’offerta sociale hanno il compito di:

  • aiutare la famiglia attivando legami di solidarietà tra famiglie e gruppi sociali o con un sostegno economico
  • tutelare la maternità e la vita umana dal concepimento, garantire interventi di sostegno alla maternità e paternità e al benessere del bambino e rimuovere le cause che possono ostacolare una procreazione consapevole o l'interruzione della gravidanza
  • promuovere azioni a favore delle donne in difficoltà, per il sostegno delle responsabilità genitoriali e la conciliazione tra maternità e lavoro
  • tutelare i minori favorendone l'armoniosa crescita e la permanenza in famiglia, sostenere l'affido e l'adozione e prevenire l’emarginazione e la devianza
  • promuovere il benessere psicofisico della persona, mantenere o ripristinare le relazioni familiari, l'inserimento o il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in difficoltà e contrastare forme di discriminazione di ogni natura
  • promuovere l'educazione motoria anche finalizzata all'inserimento e reinserimento sociale della persona
  • assistere le persone in condizioni di disagio psicosociale o di bisogno economico, con particolare riferimento alle persone disabili e anziane, soprattutto sole, favorendo la permanenza nel proprio ambiente di vita
  • favorire l'integrazione degli stranieri promuovendo un approccio interculturale
  • sostenere le iniziative di supporto, promozione della socialità e di prevenzione dell'esclusione sociale.

Approfondimenti

È una struttura di carattere residenziale esclusivamente per gestanti e ragazze madri in situazione di disagio familiare o sociale, con esigenze di ritrovare temporaneamente un luogo di accoglienza in grado di offrire sostegno psicologico, sociale ed economico (quando necessario) e nel contempo una condizione di riservatezza. Queste strutture devono essere opportunamente dimensionate e tali, comunque, da non prevedere oltre venti ospiti. Devono, inoltre, pur localizzate preferibilmente in modo da favorire la condizione sopra esplicitata, garantire collegamenti con il centro urbano e consentire agli ospiti stessi di raggiungere eventuali luoghi lavorativi o sedi di socializzazione.

È una struttura finalizzata all'accoglienza temporanea di soggetti e nuclei familiari in situazioni di disagio di ordine psicologico, sociale e morale. Deve rispondere ad esigenze di urgenza e di transitorietà dovendo sempre perseguire l'obiettivo di un più sollecito e congruo reinserimento dei soggetti e nuclei familiari nel contesto sociale di provenienza. Le comunità di tipo familiare non devono di norma accogliere oltre 20 ospiti

Svolge attività di ricovero convittuale e/o semiconvittuale per minori a carattere residenziale o diurno - feriale, con funzioni di accoglienza, mantenimento, tutela, educazione e istruzione.

L'asilo nido è un servizio che mira a garantire un efficace intervento nel momento educativo del bambino, per lo sviluppo armonico della sua personalità, favorendone il processo di socializzazione insieme ad una equilibrata alimentazione.

L'asilo nido ospita bambini fino a tre anni di età e si articola in due sezioni: una per lattanti (da 0 a 3/12 mesi), una per divezzi (da 8/12 mesi a tre anni). Può anche essere prevista la sezione per semidivezzi (da 12 a 24 mesi).

Ogni asilo nido non può ospitare più di 60 bambini.

Il centro diurno è una struttura a carattere territoriale articolata e flessibile, che accoglie vari servizi aperti alla comunità e particolarmente destinati per corrispondere alle diverse esigenze della popolazione. In esso vengono organizzate varie attività con lo scopo di favorire processi di socializzazione, nonché erogate eventuali prestazioni che rispondano a specifici bisogni dell'utenza. Gli utenti sono in specifico minori, inabili, anziani e handicappati fisici e/o sensoriali non gravi. Le attività consistono in attività ricreative, culturali e sociali che rendano il centro un luogo di incontro o di iniziative che possono estendersi anche sul territorio nonché sede di emanazione di altri servizi.

Le comunità alloggio sono appartamenti dove vivono insieme un piccolo numero di persone che non hanno la possibilità di rimanere nel proprio domicilio per motivi di carattere economico - familiare - alloggiativo. Possono avere funzioni di pronto intervento e/o di permanenza prolungata e devono essere ubicate in zone del territorio cittadino che consentano l'effettiva partecipazione alla vita sociale, evitando ogni forma di emarginazione. Questo servizio si pone come soluzione alternativa al ricovero in Istituti assistenziali per minori, in case di riposo per anziani e in case di cura per handicappati fisici.

La casa-albergo è un complesso di appartamenti minimi, di diversa tipologia, dotati di tutti gli accessori necessari per consentire una vita autonoma, destinati a giovani, anziani, nuclei familiari, nonché adulti inabili ma autosufficienti. Gli alloggi, raggruppati in unità residenziali, sono dotati di servizi collettivi così da consentire la scelta tra un tipo di vita prevalentemente autonoma e un tipo di vita prevalentemente comunitaria.

La casa protetta ospita persone non autosufficienti e scarsamente autosufficienti in alloggi con un servizio di assistenza continua di carattere sanitario, domestico e sociale. Deve altresì essere localizzata nel centro urbano. La casa protetta deve prevedere un operatore sociale responsabile della direzione, un cuoco, ausiliari per la pulizia dei locali, nonché un assistente sociale (part-time). Il personale infermieristico e di riabilitazione deve di norma essere garantito dall'U.S.L.

 

È una struttura che accoglie persone sufficientemente autonome e in grado di autogestirsi ma con problemi familiari, sociali ed economici. La permanenza nel centro è normalmente limitata nel tempo, essendo un intervento di tipo assistenziale non prioritario nella scala delle risposte da dare ai cittadini. In ogni caso valgono per tali strutture tutte le normative e gli orientamenti definiti per il "Centro diurno" già previsto nel presente regolamento; essendo previsto il pernottamento, se pur limitato nel tempo, sotto il profilo strutturale occorrerà includere adeguati ambienti da destinare ai residenti e sotto il profilo organizzativo individuare il personale necessario a garantire una eventuale sorveglianza notturna.

Si tratta di struttura di accoglienza, con finalità educative e sociali, attivata da enti ammessi all'iscrizione all'albo regionale di cui alla Legge regionale 09/05/1986, n. 22, art. 26, mediante:

  • nucleo educativo;
  • nucleo familiare costituito con vincolo matrimoniale operante presso la propria abitazione.

È destinata all'accoglienza di:

  • minori temporaneamente privi del necessario supporto familiare o per i quali la permanenza nel proprio nucleo familiare sia contrastante con un armonico sviluppo della personalità e del processo di socializzazione;
  • minori in situazione di disagio con necessità urgente di intervento di accoglienza al di fuori della famiglia di origine.

Accoglie fino a un massimo di 6 minori ed è aperta per 365 giorni per 24 ore.

L'iscrizione all'Albo regionale delle istituzioni socio assistenziali, previsto dalla Legge regionale 09/05/1986, n. 22, art. 26, è necessaria per poter gestire un intervento o un servizio socio-assistenziale nel caso in cui l'ente voglia agire in convenzione con le amministrazioni pubbliche. Se l'ente intende svolgere la propria attività solo a livello privato, è necessaria invece l'iscrizione all'Albo comunale, prevista Legge regionale 09/05/1986, n. 22, art. 27.

Possono iscriversi soltanto enti no profit, che non prevedono nel loro statuto fini di lucro.

Se l'unità di offerta sociale gestisce direttamente l'eventuale attività di somministrazione di alimenti e bevande è necessario presentare notifica sanitaria ai fini della registrazione. 

Per esercitare l'attività è necessario rispettare i requisiti definiti dalla normativa vigente in merito all'igiene dei prodotti stoccati, prodotti e venduti.

Requisiti

Per svolgere l'attività è necessario possedere i requisiti previsti dalla normativa antimafia e i requisiti morali.

Per gestire un'unità d’offerta sociale devono inoltre essere soddisfatti i seguenti requisiti di onorabilità:

  • non aver riportato condanna definitiva per reati gravi in danno dello Stato o della comunità che incidono sulla moralità professionale
  • non aver riportato condanne penali per fatti imputabili all’esercizio di unità d’offerta del sistema sanitario, sociosanitarie e sociale
  • non essere incorso nell’applicazione della pena accessoria dell’interdizione da una professione o da un’arte e interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese
  • non essere sottoposto a procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione
  • non aver provocato la risoluzione dei contratti di accreditamento o convenzioni, stipulati negli ultimi dieci anni per la gestione della stessa unità d’offerta

altre fattispecie previste dal Decreto legislativo 12/04/2006, n. 163, art. 38

I locali dove si svolge l’attività devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale.

Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, per esempio quelle in materia di urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria.

Attività correlate