Descrizione
Per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l'utilizzo della propria azienda, in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali e attività connesse.
Approfondimenti
L’imprenditore agricolo che intenda esercitare attività agrituristica deve acquisire un certificato di abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica rilasciato dall’Assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari.
Sono addetti allo svolgimento dell’attività agrituristica l’imprenditore agricolo e i suoi familiari nonché i lavoratori dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale. Tali addetti sono considerati lavoratori agricoli ai fini della vigente disciplina previdenziale, assicurativa e fiscale. È ammesso l’utilizzo di soggetti esterni all’impresa agricola per attività e servizi complementari all’agriturismo.
Rientrano fra le attività agrituristiche:
- dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
- somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della Regione, ivi compresi i prodotti a carattere alcolico e superalcolico, con preferenza per i prodotti biologici certificati, tipici e caratterizzati dai marchi di qualità riconosciuti dall’Unione europea o compresi nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Sono considerati di propria produzione i cibi e le bevande prodotti, lavorati e trasformati nell’azienda agricola nonché quelli ricavati da materie prime prodotte nell’azienda agricola e ottenuti attraverso lavorazioni esterne, comprese le carni provenienti da animali allevati in azienda;
- organizzare degustazioni o iniziative promozionali di prodotti aziendali e provenienti da aziende agricole ubicate in ambito regionale;
- organizzare, anche all’esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell’impresa, attività ricreative e finalizzate al benessere psicofisico, culturali, sociali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche ed ippoturistiche, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
L’attività agrituristica richiede l'esistenza di un rapporto di connessione con l’attività agricola che deve rimanere prevalente, cioè il tempo-lavoro impiegato nelle attività agricole deve essere superiore a quello impiegato nell’attività agrituristica.
L’attività agricola si considera comunque prevalente quando le attività di ricezione e di somministrazione di pasti e bevande interessano un numero di ospiti non superiore a 10 e l’azienda disponga di almeno due ettari di superficie agricola utilizzata.
Se si somministrano alimenti e bevande occorre presentare anche la notifica sanitaria.
In questo caso per esercitare l'attività è necessario rispettare i requisiti definiti dalla normativa vigente in merito all'igiene dei prodotti stoccati, prodotti e venduti.
Negli agriturismi i pasti devono essere preparati esclusivamente con prodotti agricoli propri e/o prodotti nell'ambito del territorio della Regione Siciliana, ad eccezione degli alimenti non prodotti nel territorio isolano.
La classificazione delle aziende agrituristiche è effettuata dagli Ispettorati Provinciali Agricoltura (Decreto assessoriale 21/01/2015, n. 38) che assegnano da uno a cinque "girasoli" in base ai criteri previsti dal Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali 13/02/2013.
La classificazione va rinnovata ogni tre anni e va allineata alla scadenza del nulla osta.